2 giugno, Mattarella rende omaggio a Codogno: riparte l'Italia del coraggio

"Da Codogno, dove è iniziato il nostro percorso di sofferenza, vogliamo ribadire i valori della Costituzione, ricordando nuovamente i tanti nostri concittadini morti per il coronavirus e rinnovando grande solidarietà ai loro familiari e alle loro comunità". Così il presidente Sergio Mattarella parlando a Codogno, il comune lombardo dove si registrò il primo caso ufficiale taliano di Covid 19.  "Non andrà dimenticato quanto, in questi mesi, hanno fatto, con generosa abnegazione, tanti medici, infermieri, personale impegnato nei diversi ruoli della sanità, farmacisti- ha detto ancora il capo dello Stato - Molti sono rimasti vittime del loro senso del dovere. Non vi sono parole sufficienti per esprimere quanta gratitudine meritino da parte di tutti gli italiani".

Nel centro della Bassa lodigiana, la prima zona rossa dell'emergenza Covid, la cerimonia è iniziata alle 11.15 nel cortile del Municipio, all'ombra del melo cotogno bicentenario, simbolo della città. Per evitare l'assembramento, appena trenta persone. Tra esse il governatore leghista della Lombardia, Attilio Fontana. Al termine, ad attenderlo, una piazza gremita che lo ha accolto con applausi. Mattarella si è poi recato al cimitero dove ha deposto una corona di rose bianche davanti a una piccola lapide: "Il Presidente della Repubblica a ricordo dei caduti del Covid-19". Subito dopo la ripartenza per Roma dove in mattinata aveva partecipato alla cerimonia all’Altare della Patria. La sua fitta giornata d impegni si concluderà nella Capitale con una visita all’ospedale Spallanzani.