Von der Leyen: accelerare sui vaccini. Zero garanzie su quelli offerti fuori dallo schema europeo

I casi di varianti Covid aumentano e ne emergono di nuove, anche per questo dobbiamo accelerare le vaccinazioni. Così oggi la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che rispondendo a chi le chiedeva un commento alle offerte di vaccini ricevute da alcune regioni italiane, ha invitato gli stati membri o le regioni alla ricerca di nuovi approvvigionamenti, a rimanere nel recinto europeo: “C’è zero garanzia" sui vaccini che vengono offerti al di fuori del quadro di acquisto europeo – ha detto- è estremamente rischioso, non sai che percorso ha fatto, se la catena del freddo è stata rispettata, se compri sul mercato nero ti prendi il rischio che potrebbe essere una sostanza diversa”.
Ursula von der Leyen ha parlato anche del vaccino russo: "Sputnik – ha detto- non ha chiesto l'autorizzazione a Ema finora. Se lo faranno, devono presentare tutti i dati e sottoporsi allo scrutinio come gli altri. Inoltre, non producono in Ue, quindi certamente ci deve essere un'ispezione ai siti di produzione, perché dobbiamo avere standard di produzione stabili". La presidente della commissione si è poi chiesta “come mai la Russia offra milioni di dosi quando ancora non vaccina tutta la sua popolazione”.
Quanto alle varianti del virus e allo sforzo comune per individuarle e contrastarle, ha indicato una strategia basata su sviluppo di nuovi test “ad hoc”, accelerazione del processo di autorizzazione dei vaccini e rafforzamento della produzione anche attraverso l’estensione della produzione in altri siti.
A tal proposito da segnalare quanto detto dal commissario all'industria Thierry Breton, a capo della Task force europea per il rafforzamento della capacità produttiva dei vaccini: "La capacità di produzione del giusto numero di dosi di vaccino AstraZeneca" nel sito di Seneffe in Belgio "sta drasticamente aumentando, e per questo siamo più fiduciosi che AstraZeneca stia recuperando il ritardo accumulato". Ed ha poi aggiunto: "C'è anche un'altra fabbrica ad Anagni in Italia, che sta collaborando”.