Draghi dopo il Consiglio Ue: su energia puntare sulle rinnovabili; no a muri ai confini dell'Unione

Draghi a tutto campo dopo il Consiglio Europeo tenutosi in presenza a Bruxelles. Nella conferenza stampa al termine dei lavori, il premier ha risposto alle domande dei cronisti sui temi al centro del vertice, ma anche sulle questioni interne su cui è acceso il dibattito politico. E' stato un vertice complesso, ha sintetizzato Draghi, durante il quale sono stati affrontati , tra gli altri, i temi dei migranti e dell'energia. Sull'energia, ha detto Draghi, "siamo stati espliciti con la necessità di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche". E poi, ha aggiunto "occorre puntare sulle rinnovabili. Ma se i prezzi del gas salgono, si pone un problema anche di finanziare questo percorso. Ed è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi". Il caro prezzi dell'energia per il premier italiano "mostra la necessità di avere una strategia che punta all'autonomia strategica dell'Unione ed è su questo che la Commissione comincerà a lavorare". Al centro del vertice anche il caso polonia, dopo la decisione della Corte Costituzionale di Varsavia di anteporre la legislazione polacca alla legislazione europea: "Abbiamo detto sin dall'inizio che chi fa parte del governo deve rispettare il diritto dell'Unione. Non ci sono alternative, le regole sono chiare. Non è stata messa in discussione la legge secondaria dell'Unione, ma la legge primaria, il trattato".

Sul tema migranti Draghi si è detto delle conclusioni a cui è giunto il vertice: "Il testo originario parlava solo di movimenti secondari senza citare l'equilibrio tra responsabilità e solidarietà. Il testo attuale ha introdotto questo concetto". Ed ancora: "Non è vero" che c'è un'apertura dell'Ue al finanziamento dei muri sulle frontiere esterne. La commissione non è d'accordo e al Consiglio europeo in tanti non sono d'accordo, compresi noi".

Sulla questione spinosadelle pensioni ha ribadito che "Quota 100 e non verrà rinnovata. Ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità". Ha parlato anche di covid e di vaccini, sottolineando la capacità dell'Italia di vaccinare più di chiunque altro nell'Unione. "La terza dose di vaccino - ha aggiunto- sarà necessaria soprattutto per le categorie più vulnerabili e i più anziani".