Migranti Open Arms: salvo sorprese, destinazione Minorca

Dopo 18 giorni in mare a bordo della nave Open Arms, per i 107 migranti ancora a bordo della nave di salvataggio della Ong spagnola, una soluzione sembra ormai prossima. La disponibilità del governo spagnolo di un porto a Minorca, nelle Baleari, sembra aver sbloccato la situazione di stallo. Quelli della Open Arms definiscono la scelta del premier di Madrid Sanchez “incomprensibile”, ma sembrano disposti ad accettare l'offerta dell'Italia, del Ministero delle Infrastrutture, di far accompagnare la nave al porto di Minorca, da mezzi della marina italiana.
"Se davvero un accordo è stato trovato- ha detto Riccardo Gatti di Open Arms- è indispensabile che Italia e Spagna si assumano la responsabilità di garantire, mettendo a dispozione tutti i mezzi necessari, che queste persone finalmente sbarchino in un porto sicuro". Ma la Ong sostiene di non essere in grado di riprendere il mare e di poter garantire la necessaria sicurezza a bordo nelle condizioni date e pertanto chiede che i migranti vengano prima trasbordati per affrontare la traversata su un’altra nave "adatta per raggiungere il porto spagnolo in breve tempo e compatibile con la situazione attuale".
“Stiamo vivendo una situazione di forte ansia e questo rende la situazione ingestibile per la sicurezza a bordo, non possiamo mettere a repentaglio la sicurezza e l'integrità fisica degli immigrati e dell'equipaggio”, la risposta inviata  a Madrid che ieri, dopo 18 giorni di attesa, di fronte al reiterato no di Matteo Salvini, ha sbloccato la situazione offrendo prima il più lontano porto di Algeciras e poi quello di Minorca.