Renzi rompe gli indugi: lascio il PD. Zingaretti: sbaglia, ma andiamo avanti

 “I gruppi autonomi in Parlamento nasceranno già questa settimana e sarà un bene per tutti”. Alla fine Renzi ha deciso di rompere gli indugi e di annunciare una decisione che coltivava da tempo e che non era un mistero per nessuno: lascio il partito, ha detto in un’intervista sul quotidiano “La Repubblica” (che in giornata avrà anche un’appendice televisiva su RaiUno a “Porta a Porta”), e, ha aggiunto, “sarà un bene per tutti”. L’ex premier, nello spiegare le ragioni del suo addio, l’ennesima scissione che si consuma nella sinistra ha detto che quello che lo spinge a lasciare il Pd “è la mancanza di una visione sul futuro". Renzi ha rivendicato il suo operato di questi anni, lamentando ancora una volta di essere stato in troppe occasioni bersaglio di “fuoco amico” da parte di pezzi di un partito che lo hanno sempre considerato un intruso. Nell’intervista è difficile cogliere vere ragioni politiche, tanto più leggendo le vicende delle ultime settimane, che hanno visto Renzi imporre di fatto alla segreteria del PD la sua scelta di dare vita ad un governo con il M5s. E non tutti coloro che gli sono stati vicini, forse proprio per questo, non lo seguiranno nella nuova avventura che prenderà piena forma alla prossima Leopolda, ovvero l’annuale incontro dei renziani nell’ex stazione fiorentina, che quest’anno, assicura Renzi, sarà “un'esplosione di proposte”. Per ora a seguirlo saranno una trentina di parlamentari.

Il suo addio al Pd non può certo definirsi “un fulmine a ciel sereno”, tanto era atteso e annunciato nei fatti da tempo, ma di certo rappresenta un importante elemento di novità in un quadro politico già in fermento ed in movimento. Sarà anche un fatto di instabilità per il neonato Governo Conte 2, la cui nascita, peraltro, è stata possibile proprio grazie alle mosse di Renzi? Presto per dirlo. Il diretto interessato (Renzi) assicura di no e si è premurato di dirlo allo stesso premier in carica. Ma i precedenti, proprio dello stesso Renzi, non incoraggiano l’ottimismo: la telefonata di ieri a Conte per tranquillizzarlo sul sostegno dei suoi all’esecutivo, hanno ricordato a tanti quel #Enricostaisereno che portò rapidamente alla fine del governo Letta.
La prima reazione di Zingaretti ? "Renzi sbaglia, ma noi andiamo avanti".