Mattarella: L'identità della Repubblica è segnata dai morti di piazza Fontana

 "Siamo qui, oggi, perchè avvertiamo il dovere di ricordare, insieme, avvenimenti per i quali si è fatta verità e si è cercata giustizia, tra difficoltà e ostacoli, e sovente giungendo a esiti insoddisfacenti". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso pronunciato nell'aula consiliare di Palazzo Marino, a Milano, in occasione del consiglio comunale straordinario dedicato alla commemorazione delle vittime della strage di piazza Fontana, a 50 anni dall’esplosione della bomba nella sede della Banca nazionale dell’Agricoltura che provocò la morte di 17 persone ed aprì una tragica stagione di attentati stragi e terrorismo.
"L'identità della Repubblica – ha detto Mattarella - è segnata dai morti e dai feriti della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Un attacco forsennato contro la nostra convivenza civile prima ancora che contro l'ordinamento stesso della Repubblica”.
Ad ascoltare Mattarella, in prima fila i parenti delle vittime della strage. Seduto fra il pubblico anche il giudice di Milano, Guido Salvini, che, nella figura di giudice istruttore, riaprì le indagini nel 2001, riportandole a Milano. Presenti anche gli ex sindaci Carlo Tognoli e Giuliano Pisapia.

A Palazzo Marino, il presidente della Repubblica, ha incontrato anche le vedove dell'anarchico Giuseppe Pinelli, Licia, e del commissario Luigi Calabresi, Gemma.