La guerra è finita. Su RaiUno gli orrori dell'Olocausto nelle storie del bambini sopravvissuti

Primavera 1945: dopo la Liberazione, iniziano a tornare in Italia, dai campi, gli ebrei sopravvissuti al nazismo. Tra questi, ci sono dei bambini. Davide, un ex ingegnere si reca alla frontiera alla ricerca del figlio deportato due anni prima con sua moglie. Ma del bambino non c'è traccia. Al suo posto c’è Giovanni un bambino dell’età del figlio, muto per i traumi subiti. E insieme a lui ce ne sono altri di varie località e età. Tutti sopravvissuti ai campi, tutti senza nessuno che si prenda cura di loro…..E’ da qui che prende le mosse “La guerra è finita”, fiction in quattro puntate prodotta da Palomar, in onda su RaiUno a partire dal 13 gennaio. Ne è protagonista Michele Riondino (Davide) insieme a Isabella Ragonese che interpreta Giulia, una pedagogista di buona famiglia impegnata come volontaria ad assistere i bambini sopravvissuti all’Olocausto. "Il valore aggiunto di questo progetto – ha detto Riondino nel presentare la fiction - è voler raccontare il dramma dell'Olocausto con la forza narrativa del diario di Anna Frank. E’ l’occasione di ascoltare le storie che conosciamo grazie a testimonianze di persone oggi adulte come la senatrice Liliana Segre“. La storia raccontata prende spunto da fatti realmente accaduti tra il 1945 e il 1948 , quando nella zona di Bergamo furono raccolti in un istituto e aiutati più di 800 bambini e adolescenti ebrei provenienti dai campi di concentramento di tutta Europa. Nel cast anche Andrea Bosca, Carmine Buschini e Valerio Binasco. Quest'ultimo interpreta il personaggio ispirato a Moshe Zeiri che per primo organizzò un centro di raccolta dei piccoli sopravvissuti. La vicenda è spostata dai monti della Bergamasca alla pianura emiliana. La regia è di Michele Soavi.