Brasilia, epurati i vertici delle forze di sicurezza. Vietati blocchi stradali e manifestazioni davanti agli edifici pubblici

Comportamento omissivo in occasione dell'assalto ai palazzi del potere da parte dei sostenitori radicali di Jair Bolsonaro. E' l'accusa che il governo brasiliano, ha da subito mosso ai vertici delle forze di sicurezza di Brasilia e che ha portato al loro esonero dagli incarichi su decisione del segretario esecutivo del ministero della Giustizia brasiliano, Ricardo Cappelli, nominato dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva, commissario per l'intervento federale nel Distretto di Brasilia

Il giudice della Corte suprema (Stf), Alexandre de Moraes, ha proibito da parte sua l'occupazione e il blocco di strade o autostrade, nonché qualsiasi manifestazione organizzata davanti agli edifici pubblici. Una decisione quest'ultima, a seguito di notizie su possibili manifestazioni di gruppi estremistivconvocate via Telegram a Brasilia e in altre città del paese. Il giudice ha anche disposto il blocco di canali, profili e account di gruppi legati all'ex presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro.

Da parte sua Lula, commentando dell'assalto ai palazzi del potere a Brasilia di domenica scorsa, ha detto: "Sono atti di una minoranza che continua a credere nella menzogna di brogli alle elezioni e che non vuole accettare il fatto che la nostra urna elettronica è la più perfetta al mondo". Lula ha poi aggiunto: "avrei voluto evitare l'intervento federale, ma questa gente non vuole dialogare".