Unicef: più fondi pubblici per l’istruzione dei bambini poveri

Quasi una ragazza adolescente su tre nelle famiglie più povere al mondo non è mai andata a scuola. Lo denuncia un nuovo studio Unicef , “Addressing the learning crisis: an urgent need to better finance education for the poorest children”, realizzato esaminando i dati messi a disposizione da 42paesi, fra cui l’Italia. Stando a questi numeri, il 44% delle ragazze e il 34% dei ragazzi del 20% delle famiglie più povere non ha mai frequentato o ha abbandonato la scuola primaria. “La povertà educativa – sottolinea l’Unicef -condiziona l'intera vita di bambini e ragazzi; investire nella qualità dell'istruzione significa affrontare le cause della povertà alla radice con enormi benefici per tutto il sistema Paese”.
L’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa d’infanzia ha poi avanzato le sue linee guida per contrastare il fenomeno dell’esclusione dai percorsi scolastici. Per l’Unicef, i fondi devono essere ripartiti in modo che i bambini del 20% delle famiglie più povere beneficino di almeno il 20% dei fondi per l’istruzione. L’Unicef chiede inoltre ai governi di “garantire almeno 1 anno di istruzione prescolastica universale ad ogni bambino” perché l’istruzione prescolastica “è il fondamento su cui poggia la formazione scolastica. I bambini che hanno completato l’istruzione prescolare apprendono meglio, hanno più probabilità di andare a scuola e contribuire meglio alle economie dei loro Paesi e società da adulti”.