I presidi del Lazio: riaprire le scuole il prossimo 26 aprile con il 100% in presenza alle superiori? Uno scaricabarile

“Più che un atto di fiducia verso la ripresa, ci sembra un ulteriore scaricabarile degli amministratori verso i dirigenti scolastici". E’ lapidaria quanto dura la presa di posizione dei presidi del Lazio sulla decisione del governo di riaprire le scuole dal prossimo 26 aprile con la presenza al 100% degli studenti delle superiori
Per Mario Rusconi, presidente ANP-Lazio, da mesi resta senza risposta la richiesta dei presidi di una “revisione dei criteri delle formazioni delle classi con un massimo di 20 alunni, della creazione di spazi per le scuole dove poter fare didattica, di una anagrafe degli edifici scolastici e del tracciamento dei contatti con tamponi ripetuti ".
Critiche anche le associazioni sindacali che lamentano situazioni non omogenee da regione a regione, arrivando a chiedere al governo di rivalutare la scelta per la ripresa attività scolastiche in presenza al 100% dal 26 aprile.
Dal 26, in zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza al 100%. In zona rossa le lezioni si svolgeranno in classe fino alla terza media (ora è fino alla prima), mentre alle superiori l'attività si svolgerà almeno al 50% in presenza.
In settimana, ha annunciato la ministra Mariastella Gelmini,” ci sarà un tavolo con i colleghi delle Infrastrutture, dell'Istruzione e i presidenti delle Regioni dove si affronteranno" i temi della logistica, a cominciare da quello cruciale dei trasporti”.