Il Wsj rivela: Facebook ha un piano per smorzare possibili violente reazioni all’esito del voto americano

Gli aspri toni della campagna elettorale americana, quelli usati soprattutto dal Presidente Donald Trump e dai suoi sostenitori, fanno scrivere a più di un analista di possibili rischi di turbolenze e scontri tra le espressioni più estreme dei due campi, soprattutto in caso di esito incerto del voto. Trump, d’altronde, lo ha detto e fatto capire di non essere intenzionato a riconoscere una sconfitta stando ai sondaggi assai probabile e invitato le frangi estreme di chi lo sostiene a “tenersi pronte”.
In caso di una fase difficile di scontro sociale e forse di piazza, in un paese è bene ricordarlo dove circolano liberamente molte armi, il web potrebbe diventare un canale privilegiato per la diffusione di messaggi d’odio e per questo Facebook si prepara al peggio, mettendo a punto un piano d’intervento già studiato in occasioni simili per altri paesi a rischio. Secondo quanto scrive il Wall Street Journal citando fonti a conoscenza del piano, le misure di emergenza comprendono il rallentamento di contenuti virali, la riduzione della soglia per individuare post ritenuti pericolosi e la modifica del news feed per cambiare i tipi di contenuti disponibili. Impiegati insieme, questi strumenti potrebbero alterare quello che milioni di americani vedono sulla piattaforma, diminuendo la loro esposizione al sensazionalismo, all'incitamento alla violenza e alla disinformazione.