L'intarsio sorrentino verso la candidatura a patrimonio Unesco: avviato l'iter con iscrizione nel patrimonio culturale immateriale.
Un po' di storia (fonte: https://fondazionesorrento.com/territorio/intarsio-sorrentino/)
Già diffuso in Italia nel 1300, l’ intarsio raggiunge la sua maturità in epoca rinascimentale, sebbene si fosse sviluppata solo in Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Campania, in particolare nel napoletano. La tarsia lignea, a Sorrento, conobbe il suo massimo splendore agli inizi del XIX secolo e livelli di quasi perfezione, in seguito alla nascita della scuola applicata all’ industria dell’ intarsio e dell’ intaglio (1886). Il fortunato momento storico in cui fiorì la produzione sorrentina coincise con il periodo del Grand Tour, caratterizzato dall’affluenza continua di artisti e letterati dell’epoca nella Terra delle Sirene.
La tarsia sorrentina (sia in di intarsio che ebanisteria) è stata capace di distinguersi in Europa per la scelta di procedure e materiali assolutamente originali.Oggi gli artigiani sorrentini, meno numerosi rispetto al passato, si stanno concentrando nuovamente su produzioni di elevata qualità così da cercare di riportare in auge la finezza dell’artigianato di un tempo.