Museo Egizio: chiuso per un mese per ristrutturazione. A novembre le celebrazioni per i 200 anni

Chiuso per un mese per lavori di ristrutturazione (riaprirà il 12 luglio), il Museo Egizio di Torino. I lavori consentono i primi interventi per la copertura della piazza, che diventerà il nuovo centro nevralgico del museo, definito "uno spazio aperto, permeabile e connesso con l'esterno". Durante il periodo di chiusura temporanea sarà disponibile un'installazione immersiva fuori dal museo .Un passaggio previsto, che nell'anno del bicentenario del museo, che a novembre verrà celebrato per due giorni alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, renderà il museo torinese ancora più bello, funzionale e fruibile. Ma a novembre è previsto un passaggio non meno importante: la scadenza del mandato della presidente della Fondazione del Museo delle Antichità Egizie, Evelina Christillin (il consiglio di amministrazione scade nel settembre 2025; il direttore, Christian Greco, a giugno 2025). Un disallineamento visto con preoccupazione dai soci della Fondazione, Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, che hanno chiesto una proroga del mandato di Evelina Christillin, fino al settembre 2025, quando si prevede che tutti i lavori dell'Egizio di Torino, non solo quelli in corso, saranno completati. Christillin, in carica dal 2012 e al terzo mandato, è stata colei che attraverso i suoi contatti e il suo lavoro ha consentito di raccogliere fondi rilevanti da privati, pari a 23 milioni di euro, che rappresentano la parte più consistente delle risorse destinate all'arricchimento dell'Egizio.

Il quarto mandato dell'attuale presidente è ammesso, ma il ministro vorrebbe un cambio nella guida dell'ente, si dice, in particolare, il controverso e "chiacchierato" archeologo 77enne Zari Hawass.