Turchia, sfida all'ultimo voto: Erdogan resta favorito. I giovani e le città sperano in Kilicdaroglu

Si vota sino alle 17 ora ora locale (le 16 in Italia). Poi inizieranno a rincorrersi exit poll, proiezioni e, c'è da da crederlo, accuse di brogli, ancor prima dell'esito delle urne che si presenta comunque assai incerto. In Turchia si vota per eleggere il presidente e per la prima volta da molti anni a questa parte il capo di Stato uscente Recep Tayyip Erdogan è seriamente insidiato da un rivale , ovvero fil leader della coalizione dei maggiori partiti di opposizione, Kemal Kilicdaroglu. Due settimane fa Erdogan ha sfiorato la riconferma al primo turno e resta oggi il grande favorito. Su di lui convergono i voto delle campagne, delle popolazioni meno abbienti e con un più basso tasso d'istruzione. Pesa a suo favore, molto, anche la componente religiosa, di chi ha paura del ritorno ad una tradizione laica di cui si fa interprete Kilicdaroglu. Su quest'ultimo puntano i giovani e quanti risiedono nelle grandi città: Istanbul, Ankara, Smirne..., realtà progressiste e ostili al "sultano" Erdogan.

Compresi i residenti all'estero, gli aventi diritto al voto sono in tutto oltre 64.1 milioni di persone. Possono votare tutti i cittadini turchi che abbiano compiuto 18 anni.