Latina: in piazza contro il caporalato. Mattarella: nessuna tolleranza per chi sfrutta il lavoro dei più deboli

Piazza della Libertà, nel centro di Latina, si è riempita oggi per la manifestazione per Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni morto dopo esser stato abbandonato davanti casa dal proprietario dell'azienda agricola nella quale poco prima aveva perso il braccio destro in un incidente sul lavoro. Alla manifestazione, organizzata dalla Cgil hanno preso parte  esponenti sindacali e politici locali, lavoratori, molti dei quali braccianti stranieri, per lo più indiani. Tutti insieme contro la piaga del caporalato. Presenti alla manifestazione anche Fratoianni ed Elly Schlein che ha fatto appello a "Tutte le istituzioni a e tutta la politica" a fare "uno scatto in avanti contro questa piaga, perché Satnam Singh purtroppo non è un caso isolato. C'è un sistema strutturale di sfruttamento e di caporalato che va combattuto". La segretaria Pd han annunciato un'iniziativa del suo partito già nei prossimi giorni: "presenteremo la nostra proposta per abolire la Bossi-Fini e riscriverla integralmente, perché è una legge che provoca irregolarità. E l'irregolarità, come insegna questa tragedia e questo omicidio, causa precarietà, sfruttamento e ricattabilità sulla pelle delle persone come Sadnam Singh". Durante la manifestazione qualche fischio ha accompagnato l'intervento della sindaca di Latina Matilde Celentano, di FdI.

Sulla vicenda ha fatto sentire la sua voce anche Mattarella. Da Solferino, dove ha partecipato alle cerimonie per i 160 anni della Croce Rossa, il presidente della Repubblica ha sottolineato che lo sfruttamento illegale del lavoro è un "fenomeno che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l'erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo".