Clima, Copernicus conferma: il 2023 anno più caldo mai registrato

E' un annuncio atteso,ma non per questo meno preoccupante: il 2023 si conferma l'anno più caldo mai registrato a partire dal 1850, con l'aumento della temperatura media globale vicina al limite di 1,5 gradi centigradi (1,48 rispetto al livello preindustriale 1850-1900). A mettere il sigillo ufficiale ci ha pensato Copernicus climate change (C3s), il programma di osservazione della Terra di Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione europea.

Quasi il 50% dei giorni sono stati più caldi di oltre 1,5 gradi rispetto al livello del 1850-1900, e due giorni di novembre sono stati, per la prima volta, più caldi di oltre 2 gradi. Luglio e agosto sono stati i due mesi più caldi mai registrati mentre dicembre è stato il dicembre più caldo a livello globale, con una temperatura media di 13,51 gradi (0,85 gradi al di sopra della media 1991-2020 e 1,78 gradi al di sopra del livello 1850-1900 del mese). Per quanto riguarda le temperature medie globali della superficie del mare "sono rimaste elevate in modo persistente e insolito, raggiungendo livelli record per il periodo dell'anno da aprile a dicembre" afferma 

Un record preoccupante perché con l’aumentare delle temperature, aumentano anche la frequenza e l’intensità dei fenomeni estremi.  In Italia con gli incendi in Sicilia e le alluvioni in Toscana ed Emilia-Romagna.
Le cause sono note: dipendono da un fenomeno naturale chiamato El Nino che farà sentire in parte i suoi effetti anche nei prossimi mesi, ma anche e soprattutto dall’utilizzo di combustibili fossili da parte dell’uomo.