La Berlinale non è Sanremo. Ad aprire stasera la rassegna cinematografica, in diretta streaming, interverrà il presidente ucraino Zelensky.

"È un onore speciale per noi poter accogliere digitalmente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky giovedì sera all'apertura del nostro festival". Così i direttori della Berlinale Mariëtte Rissenbeek e Carlo Chatrian hanno accolto la conferma che sarà il presidente ucarino ad aprire stasera la kermesse cinematografica in collegamento video. Una presenza, quella di Zelesky, già proposta nella stessa forma in altre rassegne internazionali, ma non in occasione dell'ultimo Festival si Sanremo nel corso del quale, a seguito peraltro di molte polemiche, ci si è "limitati" a proporre solo un testo scritto affidato alla lettura di Amadeus. A Berlino nessuna polemica e stasera dopo un'introduzione sul palco del Theater am Potsdamer Platz del regista e attore Sean Penn, che porta al festival Superpower, dedicato proprio a Zelensky, ci sarà in diretta il saluto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

La kermesse è in programma dal 16 al 26 febbraio e vede in concorso anche l'italiano "Disco Boy", scritto e diretto dal tarantino Giacomo Abbruzzese. Nella sezione Berlinale Special ci saranno anche Pierfrancesco Favino con "L’ultima notte di Amore" e il documentario di Mario Martone su Massimo Troisi. Il film di apertura della rassegna sarà la commedia romantica "She Came to Me" di Rebecca Miller, con Peter Dinklage, Marisa Tomei e Anne Hathaway, presentato nella sezione "Berlinale Special". L'Orso alla carriera della Berlinale quest'anno verrà assegnato a Steven Spielberg.

 Il film, co-prodotto dall'italiana Dugong Film, racconta la storia di Aleksei e Jomo. Il primo, bielorusso in fuga dal suo passato, raggiunge Parigi e si arruola nella Legione Straniera per ottenere il passaporto francese. Il secondo, giovane rivoluzionario, si batte nel delta del Niger contro le compagnie petrolifere che hanno devastato il suo villaggio. La sorella Udoka sogna di fuggire, consapevole che ormai tutto è perduto. I destini di Aleksei e Jomo si intrecceranno, al di là dei confini, della vita e della morte. La pellicola, interpretata da Franz Rogowski ("Undine", "Freaks Out"), dall'esordiente Morr Ndiaye, dall'artista attivista Laëtitia Ky e da Matteo Olivetti ("La terra dell'abbastanza"), uscirà nelle sale italiane il 9 marzo,