Il Pd all'attacco del Tg1 e della Rai: superato il limite della decenza, è diventata TeleMeloni

"Non è informazione quando si dà voce solo a chi attacca il maggior partito di opposizione senza dare la parola a un suo esponente e non è tollerabile che tutto ciò avvenga su una rete del servizio pubblico". Il Partito Democratico va all'attacco del Tg1 della Rai dopo avere assistito alla successione dei servizi nell'edizione serale del Tg diretto da Gian Marco Chiocci: "Questa sera al Tg1 delle 20 è andata in onda un'inaccettabile sequenza di servizi contro il Pd - ha denunciato Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati -.Chiederemo ai nostri rappresentanti nella commissione di vigilanza di pretendere spiegazioni su quanto accaduto”. A scatenare le ire del Pd, già da tempo polemico su come molti Tg e trasmissioni Rai si mostrino apertamente schierati con il governo e i partiti di maggioranza, i servizi proposti nel Tg delle 20 sulle vicende con risvolti giudiziari che coinvolgno esponenti del Pd di Bari e del Piemonte. Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale Pd, rincara la dose: “Avete abbondantemente superato il limite della decenza. L'edizione più vista, più autorevole, del Tg1, ha superato ogni limite. Si è contraddistinto con servizi sul Pd piemontese e poi barese. Con il mondo che brucia, Gaza, l'Ucraina, e in nome della cronaca, ha gettato valangate di fango sul Pd a due mesi dal voto europeo. Protesteremo dovunque a cominciare dalla commissione parlamentare di vigilanza. Siamo a 60 giorni dal voto europeo figuriamoci cosa accadrà nelle prossime settimane. La Rai non è più servizio pubblico. È diventata TeleMeloni".

Alla accuse ril primo a replicare dal fronte opposto è stato Maurizio Gasparri, Forza Italia componente della Commissione di Vigilanza Rai: "Invece di insultare la libera informazione gli allievi di telekabul e i figli del santorismo e del ranuccismo chiedano scusa agli italiani per Sasà, Emiliano, Decaro. Anche il sindacato Unirai, la sigla interna alla Rai nata su iniziativa di giornalisti schierati a destra in contrasto con l’Usigrai, difende le testate giornalistiche: "Oltre a organizzare ridicoli sit-in, Ruotolo e il suo partito pensassero a recuperare credibilità su tutti i fronti invece di molestare chi fa solo il suo lavoro". Giorni fa sera stato al contrarioil Comitato di redazione di Rainews 24 a prendere posizione contro il direttore meloniano Paolo Petrecca accusandolo di aver “omesso le dichiarazioni del procuratore Gratteri sui test psicoattitudinali dei magistrati”.