Meloni assente, ministri allo sbaraglio: sul caso Almasri l'informativa alle Camere di Nordio e Piantedosi. Schlein: il Guardasigilli avvocato difensore di un torturatore

Prima alla camera poi al Senato: i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi hanno riferito in Parlamento dopo giorni di pressing delle opposizioni, sulla vicenda della liberazione del generale libico Osama Almasri, ricercato per crimini di guerra e contro l'umanità dal Tribunale Penale Internazionale (TPI). Una difesa "imbarazzata e imbarazzante", come l'ha bollata il senatore Renzi nel suo intervento a Palazzo Madama, di una scelta politica del governo, della premier Meloni in primis, fatta per onorare accordi indicibili con le autorità libiche per contenere le partenze di migranti verso le coste italiane e a difesa degli interessi dell'ENI in Libia. Nel corso di sedute tese, durante le quali il ministro della Giustizia Nordio si è scagliato contro la magistratura, prendendosela anche con quelli che ha definito "pasticci" del TPIr, sono intervenuti alcuni dei principali protagonista della scena politica. A Montecitorio, Elly Schlein ha accusato Nordio di parlare "non da ministro ma da avvocato difensore di un torturatore" e Meloni di fuggire dalle responsabilità: "ha un atteggiamento da presidente del coniglio”. Anche per Conte “Oggi c'è la grande assenza della presidente Meloni, che scappa dal Parlamento e dai cittadini". Parole dure e sarcasmo anche da Renzi, che dapprima ironizzando sulle letture preferite dei Fratelli d'Italia ( Il Signore degli anelli, spesso citato da esponenti meloniani, di recente dalla sorella premier Arianna Meloni), si è invece richiamato a Pinocchio. E se Nordio e Piantedosi sono stati accostati al Gatto e alla Volpe , per il leader di Italia Viva, Meloni che vorrebbe "fare la fatina" è in realtà "l'Omino di Burro, quello che guida il carro e porta i bambini fuori dalla scuola, nel Paese dei balocchi, dove diventano dei somari”. Alla Camera i parlamentari della sinistra hannomostrato le foto delle persone torturate nei lager libici.