Manovra: ultime ore, di contrasti e tensioni, prima del varo del documento da inviare all'UE

Stasera, forse domani mattina il consiglio dei ministri per il via libera al documento programmatico di bilancio da inviare all'Ue Sino a quel momento sarà febbrile il lavoro del Ministero dell’Economia per far tornare i conti e mettere d’accordo le diverse anime della maggioranza. Alle due di notte si è concluso un vertice a Palazzo Chigi, dove non sono mancate tensioni tra le diverse anime della maggioranza. Sul capitolo cuneo fiscale i contrasti hanno visto protagonisti PD e M5s. Alla fine sembra che sarà di tre miliardi il taglio delle tasse sul lavoro nel 2020. In manovra entra anche un fondo per la famiglia. In scena è andato anche lo scontro tra pentastellati e Italia Viva di Renzi su quota 100. I renziani vorrebbero abolire la misura tanta cara alla Lega per liberare risorse, ma Di Maio ed i suoi non ne vogliono sapere. Insomma, i nodi da sciogliere sono ancora tanti e le coperture per le diverse misure immaginate ancora mancano.
Su quota 100 il PD propone un’ipotesi di “mediazione”, ovvero intervenire sulle finestre di uscita previste nel 2020: farle slittare libererebbe risorse. Ma anche su questa ipotesi Di Maio non concede ancora via libera. Il compromesso tra le due forze potrebbe essere raggiunto incrociando quota 100 con il cuneo fiscale, che M5s vorrebbe ridurre anche per le imprese e non solo per i lavoratori. Il punto di caduta in questo caso potrebbe essere un primo intervento nel 2020 a solo favore dei lavoratori e poi l’anno successivo benefici anche per le imprese.
Quanto al fondo famiglia si lavora per l'avvio dell'assegno unico da 240 euro al mese per ogni figlio già nel 2020. Nel fondo dovrebbero confluire 10-12 miliardi di bonus.