A volte ritorna. Dopo mesi di apparente silenzio, la stazione radio UVB-76 è tornata a trasmettere messaggi vocali criptici. Parole, numeri e nomi in codice sono stati captati su onde corte, riportando alla ribalta un mistero che periodicamente alimenta teorie tra esperti militari e di intelligence, appassionati di radiofrequenze, e complottisti di ogni sorta. La trasmissione, captata sula frequenza 4625kHz in AM, ha interrotto il consueto ronzio che accompagna l'attività di questa stazione russa attiva almeno dal 1975, in piena Guerra Fredda, soprannominata, proprio in virtù del pedurante monotono ronzio, The Buzzer.
Stando agli esperti, UVB-76, trasmette dall'Oblast di San Pietroburgo ed il suono proposto sarebbe generato in tempo reale. Poi, di tanto in tanto, il ronzio viene interrotto da voci umane che pronunciano messaggi dal significato mai decrittato, almeno ufficialmente, anche se seguono uno schema conosciuto: viene infatti utilizzato un codice fonetico russo per scandire lettere e cifre, che potrebbero riferirsi a date, coordinate...o essere semplici segnali di test. Subito dopo l’inizio del conflitto russo-ucraino, nel 2022, la frequenza è stata bersaglio di deliberati disturbi, presumibilmente da parte di radioamatori.
Negli anni le teorie in proposito sono state le più diverse, in molti casi tali da pareggiare le più fantasiose sceneggiature di film di spionaggio: c'è chi ritiene possa essere un canale di comunicazione riservato a cellule dormienti dell’intelligence; chi pensa a comunicazioni indirizzate a sottomarini nucleari in immersione; chi a progetti di guerra psicologica.
La ricezione di The Buzzer in Italia è abbastanza semplice, anche attraveverso ricevitori economici, di pomeriggio e di notte, meglio nei periodi invernali. E’ sufficiente un antennina lunga un paio di metri per poter ricevere il classico ronzio in maniera discreta. Radio ed antenne più performanti sono in grado di captare il segnale anche in condizioni di scarsa propagazione.