Giustiziati con un colpo alla testa. Ritrovati nei tunnel di Gaza i corpi di sei ostaggi rapiti da Hamas. Le famiglie dei rapiti accusano Netanyahu e chiamano alla mobilitazione generale

Uccisi con uno sparo in testa. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz che cita fonti dell'intelligence, l’autopsia sul corpo dei sei ostaggi trovati morti nei cunicoli di Hamas nella striscia di Gaza sarebbero stati giustiziati. Netanyahu promette vendetta e rivolgendosi "ai terroristi di Hamas che hanno assassinato i nostri ostaggi e ai loro leader" dice: "non ci fermeremo e non staremo in silenzio. Vi daremo la caccia, vi prenderemo e vi porteremo a giudizio".  Ma le famiglie degli ostaggi si scagliano proprio contro il premier israeliano, accusato di non volere accordi di tregua e quindi di volere lasciare gli ostaggi al loro destino. Minacciano per questo d fermare il paese. Chiama alla mobilitazione contro Netanyahu anche il leader dell'opposizione Lapid: "Erano vivi. Netanyahu e il gabinetto della morte hanno deciso di non salvarli. Ci sono ancora rapiti in vita, un accordo è ancora possibile. Netanyahu non lo fa per ragioni politiche". Lapid invitail sindacato israeliano Histadrut e le autorità locali a fermare l'economia. Anche l'"Israel business Forum" che rappresenta la maggior parte dei lavoratori delle più grandi aziende private israeliane ha dichiarato che si unirà all'appello del Forum delle famiglie degli ostaggi per una mobilitazione pubblica.

Attraverso X lancia un appello il segretario generale dell'Onu, Guterres: "Non dimenticherò mai il mio incontro nell'ottobre scorso con i genitori di Hersh Goldberg-Polin e altre famiglie di ostaggi. Le tragiche notizie di oggi sono un devastante promemoria della necessità del rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e della fine dell'incubo della guerra a Gaza". Tre degli ostaggi assassinati i cui corpi sono stati recuperati nella Striscia di Gaza erano nella lista "umanitaria" dei prigionieri e dovevano essere rilasciati nella prima fase di una proposta di accordo sugli ostaggi. Lo riferisce una fonte della Sicurezza ad Army Radio, scrive Times of Israel.

Ma intanto sale la tensione in Cisgiordania: questa mattina uccisi tre poliziotti israreliani. Sono stati uccisi a Tarqumiyah, città poco distante da Hebroni tre, ha riferito il capo della polizia israeliana, Danny Levy, incontrando i giornalisti sul posto, sono stati colpiti mentre si trovavano a bordo di un'auto. Fra loro c'è anche il sergente di 61 anni Roni Shakuri la cui figlia Mor - riporta il Times of Israel - è stata uccisa mentre combatteva contro i terroristi di Hamas che cercavano di prendere il controllo della stazione di polizia di Sderot lo scorso 7 ottobre. Hamas ha elogiato, ma senza rivendicare, i responsabili dell'attacco, nella cui ricerca sono impegnate ingenti forz isareliane.