Israele si ferma contro Netanyahu: Tel Aviv bloccata per chiedere subito un accordo per il rilascio degli ostaggi

Sciopero generale in Israele contro il governo Netanyahu. A Tel Aviv migliaia di manifestanti stanno bloccando le attività, le strade, le stazioni ferroviarie per chiedere al governo di fare l'accordo per il rilascio dei rapiti che sono ancora in vita prigionieri di Hamas. " I valori prima di tutto" hanno scritto sui cartelli i manifestanti che accusano il governo di Israele di agire contro la nazione.

Lo sciopero è stato indetto domenica dalla Histadrut Labor Federation, un sindacato che rappresenta la maggior parte dei lavoratori del settore pubblico,dopo che l'esercito ha recuperato i corpi di sei ostaggi giustiziati solo pochi giorni fa a Gaza. Anche l'Israel Business Forum, che rappresenta circa 200 delle più grandi aziende del paese, ha aderito alla protesta chiudendo banche e altre attività.

Dagli Stati Uniti rimbalza intanto la notizia seconndo la quale il presidenteJoe Biden sta valutando la possibilità di presentare a Israele e Hamas una proposta definitiva per un accordo sul rilascio degli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza entro la fine della settimana. Lo avrebbe detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan parlando con le famiglie degli ostaggi americani a Gaza. Sui termini di un possibile accordo esplode lo scontro anche in seno al gabinetto israeliano. Il ministro della Difesa Yoav Gallant  preme affinchè il governo cambi la sua posizione sull'accordo per il rilascio degli ostaggi in particolare sulla questione del mantenimento di truppe nel corridoio Filadelfia in prossimità del confine con l'Egitto. Gallant avrebbe sulla questione avuto un feroce diverbio verbale con il ministro dell'ultradestra Smotrichpronto a votare contro il ritiro dell'Idf dal Corridoio Filadelfia se la questione dovesse essere messa ai voti.