Un impatto con uno stormo di uccelli. E' una delle ipotesi sulla quale lavorano gli investigatori sudcoreani, chiamati ad accertare le cause del disastro aereo nel quale hanno perso la vita 179 persone nello schianto di aereo della Jeju Air sulla pista di atterraggio dell'areoporto di Muan. A bordo si trovavano 173 passeggeri sudcoreani, due cittadini thailandesi e sei membri dell'equipaggio, due dei quali sono riusciti a salvarsi.
Le riprese dell'incidente trasmesse dalla televisione YTN hanno mostrato l'aereo che slittava sulla pista di atterraggio, apparentemente con il carrello di atterraggio ancora chiuso, e che si scontrava frontalmente con un muro di cemento alla periferia della struttura. Funzionari del Ministero dei trasporti hanno affermato che l'aereo aveva tentato un primo atterraggio, ma l'avviso della torre di controllo di rischio impatto con uccelli, ha convinto il comandante piloto a riprendere quota prima di tentare di atterrare di nuovo. Due minuti dopo, l'aereo ha inviato un segnale di soccorso e ha tentato di atterrare su una pista diversa senza abbassare il carrello di atterraggio. L'aereo non è riuscito a ridurre la velocità fino a quando non ha raggiunto la fine della pista, ha virato e si è scontrato con un muro di recinzione, prendendo fuoco. I soccorritori hanno recuperato i dati di volo e i registratori vocali della cabina di pilotaggio della scatola nera dell'aereo, che saranno esaminati dagli esperti governativi che indagano sulla tragedia. Secondo alcune fonti, potrebbero volerci mesi prima che gli investigatori completino le loro indagini. La pista dell'aeroporto di Muan rimarrà chiusa fino al 1° gennaio,
Il presidente sudcoreano in carica Choi Sang-mok, in carica da pochi giorni, dopo la procedura di impeachment che ha portato alla destituzione di Han Duck-soo, ha dichiarato un periodo di lutto nazionale fino al 4 gennaio.