31 maggio, Giornata Mondiale della Lontra. Il ritorno nel Nord Italia della "signora dei fiumi"

Il 31 maggio è la Giornata Mondiale della Lontra. In Italia è il WWF, più di altri, a monitorare lo stato di salute della "signora dei fiumi" che nel secolo scorso ha seriamente corso il rischio di estinguersi nel nostro paese. Ma da un pò di anni a questa parte, la lontra, uno dei mammiferi più rari in Italia, è tornata a dare segnali  di ripresa nelle regioni del nord Italia e anche nel Lazio.

Grazie ad un monitoraggio promosso proprio dal WWF in Italia, in collaborazione con l’Università del Molise è stato possibile aggiornare la mappa della distribuzione, in particolare in quelle aree geografiche dove la specie risultava assente o con scarsi segnali di presenza. La popolazione resta concentrata soprattutto nel Meridione (Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e in aumento in Abruzzo e Molise), dove continua la fase di espansione, ma lo studio ancora in corso (si concluderà a fine estate), ha evidenziato segnali di presenza in alcune regioni del Nord, dove non era stata più segnalata da decenni. È il caso del Friuli Venezia Giulia, dell’Alto Adige, della Lombardia, della Liguria e per quanto riguarda il Centro, del Lazio. Segnalata anche nel Veneto, in provincia di Belluno. Si conferma invece assente in Piemonte, a parte un nucleo reintrodotto nel parco regionale del Ticino, in Emilia Romagna, in Toscana, in Umbria e nelle Marche. Il quadro che si può delineare è che si sta assistendo ad un ritorno della specie sull’arco alpino e man mano più a valle, grazie allo sconfinamento di esemplari provenienti dall’Austria, dalla Slovenia e dalla Francia. In quanto alla presenza nel Lazio, è probabile che si sia trattato di un arrivo dal mare.  Sono sempre più frequenti, infatti, le segnalazioni di esemplari che sostano nei porti o nuotano vicino le spiagge. Attualmente, la popolazione stimata per l’Italia è tra gli 800 e i 1.000 individui, "un numero -sottolinea il WWF- ancora ben al di sotto del limite vitale minimo".