Sul Tg1 va in onda l'autoassoluzione del ministro Sangiuliano. Meloni, dice, ha respinto le mie dimissioni

"Mai un euro dal ministero per la dottoressa Boccia, ho pagato tutto io". In lacrime al Tg1 delle 20 e poi in una lunga intervista trasmessa in coda, il ministro Sangiuliano, ha mandato in scena la sua autoassoluzione. "Sono disponibile a dimettermi un minuto dopo che Meloni me lo chiede", ha detto, aggiungendo poi: "l'ho rassicurata anche con prove documentali che è tutta una vicenda di gossip e la premier mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene, in punto di verità".  Ha poi detto di aver chiesto scusa alla premier Meloni per l'imbarazzo creato e alla moglie, la giornalista del Tg2, Federica Corsini, per la relazione extra-coniugale. Non sono ricattabile, ha inoltre aggiunto,mentre quasi in tempo reale, la 41enne di Pompei sui social scriveva: "Iniziamo a dire bugie! Su questo terreno non sono ricattabile...".

Tra le prime reazioni quella del Pd:  "Sangiuliano venga subito a riferire in Parlamento" . La capogruppo Dem in commissione di vigilanza Rai, Irene  Manzi, mette nel mirino anche il Tg1 ed il suo direttore, il meloniano Chiocci, per avere utilizzato "il principale tg del servizio pubblico televisivo per finalità personali". Nel campo di Fratelli d'Italia, scatta subito la difesa d'ufficio di sangiuliano. Se ne fa carico il responsabile dell'organizzazione di FdI Giovanni Donzelli, che al termine della riunione dell'esecutivo del partito, interpellato sul caso Sangiuliano, alla domanda se sia stata rinnovata la fiducia al ministro replica: "Nessuno l'ha mai tolta". Ma il ministro della Giustizia, e collega di governo di Sangiuliano, Carlo Nordio, non segue la stessa linea: "certamente rivolgerei un invito alla cautela quando si occupano posti di responsabilità".