Ad accendere i riflettori su Ascoli Piceno e l'allergia di alcuni settori della città marchigiana verso i valori della Resistenza e dell'antifascismo, ci aveva già pensato l'iniziativa della polizia locale, che in occasione del 25 aprile, con un gesto maldestro quanto intimidatorio ,aveva chiesto le generalità ad una fornaia, nipote di un partigiano e molto conosciuta ad Ascoli, che fuori dal suo negozio aveva esposto uno striscione inneggiante alla Resistenza. A denunciare l'episodio la stessa fornaia, Lorenza Roiati, che ha ricevuto l'immediata solidarietà di tanti, ma non quella del primo cittadino di Ascoli, Marco Fioravanti di Fratelli d'Italia, che anzi si è scagliato contro l'europarlamentare Pd, Matteo Ricci, prossimo candidato del centrosinistra alla guida della Regione, giunto nella giornata del 26 ad Ascoli per portare la sua solidarietà a Lorenza Roiati. Poi, la notte scorsa, in città la comparsa di due striscioni intimidatori nei confronti della fornaia antifascista, uno dei quali inneggiante ai forni crematori nazisti.
Su questi eventi che hanno fatto riemergere rigurgiti nazifascisti, che troppo spesso si manifestano nella città marchigiana, è intervenuta la segretaria del Pd Elly Schlein: "A Lorenza Roiati tutta la mia personale solidarietà e quella del Partito Democratico. Quegli striscioni intimidatori e fascisti non sono solo un insulto a lei, ma a tutte e tutti coloro che si riconoscono nei principi antifascisti della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza". La leader Pd si augura poi che "Con la stessa meticolosità con cui nella giornata del 25 aprile sono state chieste le generalità di Lorenza per ben due volte, si accertino i responsabili di questi insulti fascisti inaccettabili".