L'esercito siriano ha annunciato di essersi ritirato da Hama, nel centro della Siria. L'annuncio è giunto poche ore dopo che le milizie Jihadiste, che hanno già posto sotto il loro controllo Aleppo, avevano annunciato di essere entrati in città e che stavano marciando verso il centro. I gruppi ribelli hanno annunciato di avere preso il controllo della locale prigione e di avere liberato centinaia di detenuti. La presa di Hama da parte dei ribelli costituisce un altro duro colpo per il presidente siriano Bashar Assad, che si regge sul sostegno di Iran e Russia. A contrastare l'avanzata degli oppositori di Assad è soprattutto l'aviazione russa con pesanti bombardamenti su quartieri di Hama.
Ad Aleppo, intanto, le milizie jihadiste cercano di tranquillizzare la popolazione locale, mentre profughi siriani in Turchia originari della provincia premono per tonare a casa, sull'onda dell'entusiasmo scaturito dalle vittorie ottenute dai ribelli contro il regime di Bashar Al Assad. Il governo turco però frena e lancia un appello alla prudenza. "Abbiamo incontrato dei rappresentanti della comunità siriana originari di Aleppo che vogliono fare ritorno a casa. E' nostro dovere invocare prudenza, al momento l'area potrebbe non essere sicura", ha dichiarato il ministro degli Interni di Ankara Ali Yerlikaya.
Al momento sono circa 4 milioni i rifugiati siriani in Turchia, un quarto dei quali è originaria proprio della provincia di Aleppo.