Una "vittoria per l'intera nazione islamica". Arrivato a Damasco, Abu Mohammad al-Jolani, il leader del principale gruppo delle milizie siriane che hanno rovesciato il regime della Siria, ha così salutato nelle sue prime dichiarazioni pubbliche dopo la presa della capitale, la caduta del presidente Bashar al-Assad. " Questo nuovo trionfo, fratelli miei, segna un nuovo capitolo nella storia della regione", ha detto il leader di Hayat Tahrir Al-Sham (HTS), Organizzazione per la liberazione del Levante, gruppo formato da ex affiliati di Al Qaeda e di altre formazioni jihadiste considerato un gruppo terroristico da Stati Uniti, Regno Unito e Unione europea.
Jolani ha parlato da una moschea della capitale, ricordando la tragedia del popolo siriano negli ultimi decenni: "Fratelli miei ha detto- ho lasciato questa terra più di 20 anni fa e il mio cuore desiderava ardentemente questo momento. Non c'è una sola famiglia in Siria che la guerra non abbia toccato. Sia lodato Dio, oggi la Siria si sta riprendendo".
Presto per dire quale sorte toccherà alla Siria. le dichiarazioni dei rappresentanti delle milizie che hanno sconfitto il regime di Assad vogliono essere rassicuranti, ma l'incertezza è massima così come la paura, visti anche i precedenti. Per le strade di Damasco si festeggia, ma in tanti sono in fuga, mentre è in corso la caccia agli uomini del regime, anche nelle sedi diplomatiche, ambasciata italiana compresa. C'è stata un'irruzione di uomini armati nella residenza dell'ambasciatore, ma ambasciatore e personale nella sede diplomatica non sono stat toccati. Sono state rubate tre auto, ha detto il Ministro degli esteri Tajani che segue nell'unità di crisi lo sviluppo degli avvenimenti. Gli italiani residenti a damasco per ora non sono in pericolo, ma sono già state allertate le forze speciali per possibili esfiltrazioni.
Il deposto tiranno Assad è intanto riparato a Mosca, ospite dell' alleato russo rivelatosi,questa volta, incapace di mantenerlo al potere.
Tra le reazioniinternazionali da segnalare oggi quella della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen : "La crudele dittatura di Assad è crollata - ha scritto su X - . Questo cambiamento storico nella regione offre opportunità, ma non è privo di rischi. L'Europa è pronta a sostenere la salvaguardia dell'unità nazionale e la ricostruzione di uno Stato siriano che protegga tutte le minoranze. Ci stiamo impegnando con i leader europei e regionali e stiamo monitorando gli sviluppi".