Da Davos, dove è in corso l'annuale World Economic Forum, Ursula von der Leyen prova a dare voce all'Europa e a rispondere alle sfide di Trump. “Le regole dei rapporti internazionali stanno cambiando, ma l’Europa è pronta”, ha detto nel suo intervento al vertice delle elite globali. Contro il rischio che l’Europa rimanga schiacciata nella competizione tra altre potenze mondiali, Stati Uniti e Cina in primis, la presidente della Commissione europea prova a rilanciare un punto di vista europeo su clima,energia, investimenti, competitività, semplificazioni.
Nella nuova era della competizione strategica, la “sfida per l’Europa comincia in casa”, ha detto von der Leyen in un discorso che ha rilanciato temi e indicazioni contenuti nei rapporti presentati alla Commissione da Draghi e Letta. La prossima settimana, ha annunciato, l'esecutivo Ue presenterà la Bussola per la competitività per i prossimi cinque anni: il focus, dice Von der Leyen, sarà “aumentare la produttività chiudendo il gap di innovazione” e “su un piano congiunto per la competitività e la transizione verde”, che dovrebbe prendere forma a fine febbraio con il Clean Industrial Deal. Per completare l’Unione dei capitali verranno lanciati “nuovi prodotti europei di risparmio e investimento”. Sul tema semplificazioni, ha detto la presidente citando il rapporto Letta, l'idea è di creare un 28esimo regime societario che valga in tutti i Paesi europei, per superare le barriere che ancora esistono. E poi l'energia con gli investimenti in rinnovabili, compresa la fusione nucleare, e creando un mercato elettrico comune. Obiettivi da raggiungere attraverso la mobilitazione dei capitali privati, non di nuove risorse comuni. Sul clima, a poche ore dalla decisione di Trump di uscire dagli accordi di Parigi, von der Leyen ha ribadito che quell'accordo "continua a essere la migliore speranza per tutta l’umanità. Quindi l’Europa manterrà la rotta e continuerà a lavorare con tutte le nazioni che vogliono proteggere la natura e fermare il riscaldamento globale. Allo stesso modo, tutti i continenti dovranno cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale e gestirne i rischi”.
“I nostri valori non cambiano – ha concluso Von der Leyen – ma per difenderli in un mondo che cambia dobbiamo cambiare il nostro modo di agire. E siamo pronti”.