Torino, le reazioni all'aggressione al giornalista Andrea Joly. Per Schlein urgente sciogliere le organizzazioni neofasciste

"Cosa ancora dobbiamo aspettare perché vengano sciolte, come dice la Costituzione le organizzazioni neofasciste? Chiediamo alla Presidente Giorgia Meloni e al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di intervenire immediatamente". Così Elly Schlein dopo l'aggressione ieri a Torino di un giornalista della Stampa da parte di esponenti di Casapound.La segretaria del Pd ha chiamato in causa direttamente la premier che ha oggi espresso solidarietà al giornalista Andrea Joly: "un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L'attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell'Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso".

Tutte le opposizioni hanno ricordato i pericoli di derive antidemocratiche nel nostro Paese, invitando il governo a reagire con fermezza. reazioni anche da parte delle autorità cittadine e locali. Per il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo,  “Episodi di violenza e vile aggressione come questo, di cui mi auguro vengano accertate al più presto le responsabilità, non devono avere spazio nella nostra città". Di “Violenza inaccettabile" parla il  presidente del Piemonte Cirio.

Per il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliaurlo, "È ora di sciogliere le organizzazioni neofasciste. È sconcertante l'inerzia del ministro Piantedosi. Chiuda subito il circolo neofascista di Torino Asso di bastoni e finalmente la centrale operativa di CasaPound a Roma, un intero stabile occupato abusivamente da CasaPound fin dal 2003".

Il quotidiano torinese La Stampa ha preso posizione pubblicando un commento sul proprio sito. "Un episodio grave, gravissimo, che non solo limita la libertà di stampa, ma che pretende di restringere lo spazio pubblico. L'aggressione a Joly ci riguarda tutti e quello che è successo l’altra notte ci spinge a ribadire una volta di più che gli unici valori a cui dobbiamo ispirarci sono quelli della democrazia e del rispetto, gli stessi per cui una città come Torino combatte da sempre, e che guidano La Stampa nel suo difficile lavoro quotidiano”.