"Siamo al punto più vicino a questo accordo da mesi". Dal portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar la dchiarazione stamani che conferma il superamento delle "principali controversie", nei negoziati in corso a Doha sulla tregua a gaza e il rilascio degli ostaggi in mano di Hamas.L’accordo prevede più fasi ed è basato su un quadro delineato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nella prima fase ci sarebbe il rilascio graduale di 33 ostaggi nell’arco di sei settimane, tra cui donne, bambini, anziani e civili feriti, in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi. Tra gli ostaggi che verranno liberati in questa fase anche 5 donnne soldato in cambio delle quali Israele rilascerà 50 prigionieri palestinesi, per ciascuna, tra cui 30 che stanno scontando l'ergastolo. Entro la fine della prima fase tutti i prigionieri civili, vivi o morti, saranno stati rilasciati. Durantele prime sei settimane, le forze israeliane si ritirerebbero dai centri abitati, i palestinesi potrebbero iniziare a tornare nelle loro case nel nord di Gaza e ci sarebbe un’ondata di aiuti umanitari, con l’ingresso di circa 600 camion ogni giorno.
I dettagli della seconda fase devono ancora essere negoziati, con alcuni passaggi ancora difficili da risolvere. Se tutto andrà per il meglio, una volta terminata la prima fase, Hamas rilascerebbe i restanti prigionieri ancora in vita, principalmente soldati maschi, in cambio di più prigionieri e del “ritiro completo” delle forze israeliane da Gaza. Ma su questo, dicevamo, restano ancora distanze tra le parti .