Il rinvio dei dazi di Trump fa volare le Borse. In Europa rialzi che non si vedevano da anni. L'Ue sospende per 90 giorni le contromisure

Mattinata euforica nelle Borse europee, che fanno segnare il maggior rialzo dal Covid, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha deciso di rinviare di 90 giorni l'entrata in vigore dei dazi bilaterali su tutti i Paesi a parte la Cina. Francoforte sale del 7,5%, Milano del 7%, Parigi del 6,2% e Londra del 4,7%. Un andamento che segue quanto fatto già registrare dalle Borse asiatiche e ieri, subito dopo l'annuncio di Trump, da Wall street.

All'euforia dei mercati finanziari fanno da contraltare gli indicatori economici. Ieri le stime al ribasso della crescita in Italia fornite dallo stesso ministro dell'Economia Giorgetti, oggi le valutazioni degli istituti economici tedeschi che vedono l'economia della Germania in una "profonda crisi" e rivedono significativamente al ribasso le loro previsioni autunnali, nelle stime di primavera: per l'anno 2025, prevedono ora solo un leggero aumento del prodotto interno lordo (corretto per i prezzi) dello 0,1% nel 2025. Per l'anno 2026, prevista al contrario una accelerazione della crescita all'1,3%. 

Resta un quadro di grande incertezza, consegiuenza in larga misura dell'imprevedibilità del Presidente Usa. Le sue azioni stanno provocando scossoni in ogni angolo del mondo e fanno registrare reazioni diverse. L'Europa ha accolto con favore l'annuncio e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato che anche l'Ue ha sospeso per 90 giorni le contromisure contro gli Stati Uniti.  Di tutt'altro tipo la reazione della Cina: "Non accetteremo mai pressioni estreme e bullismo da parte degli Stati Uniti. Il dialogo ha principi e la consultazione ha un risultato finale", ha dichiarato la portavoce del ministero del Commercio cinese, He Yongqian, a commento degli ultimi annunci di Trump sui dazi, indicati per la Cina al 125%. "Se gli Stati Uniti insisteranno nel seguire la propria strada - ha aggiunto - la Cina li seguirà fino alla fine. Non c'è vincitore in una guerra commerciale e il protezionismo è una strada a senso unico".