Terremoto politico in provincia di Salerno: arrestato Franco Alfieri, attuale sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, esponente del Pd. Nei suoi confronti e di altri cinque destinatari di misure cautelari, sono mosse accuse di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio. La custodia domiciliare è stata disposta nei confronti di Vittorio De Rosa ed Alfonso D'Auria, rispettivamente legale rappresentante e procuratore speciale della Dervit spa, Elvira Alfieri, legale rappresentante della Alfieri Impianti S.r.l. nonché sorella del sindaco, Andrea Campanile, dipendente del comune di Capaccio facente parte dello staff del sindaco, e Carmine Greco, responsabile tecnico del comune di Capaccio. Posti sotto sequestro beni per un importo superiore ai 543mila euro. Le indagini hanno riguardato alcune procedure di affidamento di lavori e, in particolare, quella relativa all'intervento di adeguamento, ampliamento e efficientamento energetico dell'impianto di pubblica illuminazione a Capaccio Paestum e quella relativa ai lavori di adeguamento dell'illuminazione stradale del Comune. Entrambe le gare, bandite dal Comune, sono state vinte dalla Dervit Spa.
Franco Alfieri era diventato noto a livello nazionale per la vicenda delle "fritture di pesce". Era il 2016, allora era sindaco di Agropoli e in quella veste partecipò ad un incontro convocato dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca sull'imminente voto al referendum costituzionale. In un audio carpito, De Luca si rivolse ad Alfieri dicendo: "Franco, vedi tu come Madonna devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso". Su quella vicenda la Procura di Napoli aveva aperto un fascicolo, indagando su presunte istigazioni al voto di scambio, poi archiviato.