Istat: tagliate le stime di crescita per il 2024; in aumento la pressione fiscale

Nelle loro dichiarazioni gli esponenti della maggioranza di governo, puntano l'accento su un leggero aumento del reddito disponibile delle famiglie, del potere d'acquisto e dei consumi, ma ciò che di più importante rileva oggi l'Istat, è che nel secondo trimestre di quest'anno, il Prodotto interno lordo, il Pil è cresciuto solo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del secondo trimestre del 2023. E sempre nel secondo trimestre la pressione fiscale – cioè il rapporto tra le imposte versate e il valore del Pil – è stata pari al 41,3%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Nei primi sei mesi dell’anno l’economia italiana ha acquisito una crescita del +0,4%, e non del +0,6% calcolato finora. La rettifica diffusa dall’Istat sulla revisione dei conti economici trimestrali taglia di due decimali le performance realizzate dal Paese nei primi sei mesi dell’anno sollevando pesanti incognite sul +1% di crescita previsto e confermato dal Governo nel nuovo Piano strutturale di bilancio ora all’esame del Parlamento. Numeri che avranno importanti ricadute reali sugli obiettivi del Governo, che indirettamente confermano l'allarme lanciato ieri dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sulla manovra destinata a chiedere sacrifici per tutti, idividui e imprese. Affermazioni che hanno suscitato immediate polemiche e la corsa a smentire di più di un esponente di maggioranza che ha cercato di offrire interpretazioni diverse di frasi apparse ai più inequivocabili.

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