Moldavia, referendum sull'adesione alle Ue sul filo di lana. Presidenziali: l’uscente Sandu in testa

Cruciale appuntamento nell'ultimo fine settimana in Moldavia piccolo paese, ma dalla grande importanza strategica, dove è forte l'influenza russa. I moldavi sono stati chiamati alle urne per un doppio appuntamento elettorale: per le elezioni presidenziali e per un referendum in cui erano chiamati a decidere se inserire nella Costituzione il percorso di adesione per entrare nell’Unione europea.  Il referendum quando mancano ancora schede da scrutinare vede il leggerissimo vantaggio i Si all'adesione con uno scarto di meno di mille voti. Ma si tratta, visti i numeri, di un voto che finirà inevitabilmente per essere messo in discussione dalla parte che uscirrà sconfitta considerando anche la forte tensione che ha accompagnato la vigilia della consultazione. Nei giorni scorsi erano scattati centinaia di arresti  per fermare una macchina di corruzione elettorale filo-russa volta adestabilizzare questo piccolo e povero Stato tra Romania e Ucraina, 3 milioni e mezzo di abitanti in tutto.

Insieme al referendum si è votato per le presidenziali. In testa con il 42% c'è la presidente uscente, l'europeista Maia Sandu. Ma si andrà al secondo turno di ballottaggio dove troverà a sfidarla Alexandr Stoianoglo, sostenuto dal partito socialista, tradizionalmente filo-russo. ,